domenica 5 febbraio 2012

L'indietoriale della settimana: Bugo e il piede nella merda

                                                                                  
"C'è crisi". E non è una facile citazione tratta dal bar dello sport sotto casa ma trattandosi di blog "indi(e)ano" un riferimento esplicito a Mr. Bugo e a uno dei suoi ultimi brani, purtroppo, degni di menzione.
Cosa sia accaduto al compositore de "la prima gratta", a colui che ha scritto quell'inno generazionale degli anni zero che è "Io mi rompo i coglioni", che ha portato il low-fi in classifica mescolando Rino Gaetano al "sintetizzatore", è cosa ignota e, comunque, ingiusta.
Tutto è cominciato con Simona Ventura.
Prima il nostro girovagava "nel suo giro giusto" tra indie club di provincia, locali mainstream ma di qualità, e feste (più o meno) dell'Unità (anche se solo di nome più che di fatto..).
Poi la svolt: ,il ritornello del brano "C'è crisi") tagliato, sezionato e fatto ruotare  a "Quelli che il calcio" .
Lo so, Simona Ventura è una di quelle donne a cui è impossibile dire di no, anche solo se ti chiedesse di fare da zerbino nella sua casa a Forte dei Marmi o il nano da giardino (anche se sei alto due metri e mezzo) nella sua Villa in Kenya, ma quel brano fatto girare nel salotto di Rai2 tra imitatori, barzellettieri, falsi intenditori di calcio, letterine e letteronze con le tette infinitamente più grandi del cervello, braccia tolte all'agricoltura (Bettarini) e pseudo giornalisti col "vizietto" della sponsorizzazione "occulta" (Massimo Caputi) stava alla trasmissione come Umberto Eco sta alla Clerici.
Solo che tutto quello che ruota intorno alla Clerici in tv diventa parte della Clerici ,cioè parte di nulla.
Perchè Cristian, perchè..
Perchè quando hai ascoltato l'uso (e l'abuso) che veniva fatto del tuo brano non sei entrato in Rai e hai sfasciato tutto come Gesù coi mercanti del tempio (ti saremmo venuti dietro con le mazze da baseball, credici), perchè non hai preteso che l'alone puzzolente e radical chic di quella trasmissione infangasse la tua musica e la relegasse a semplice spottino per intellettuali di sinistra che guardano trasmissioni di sinistra,leggono libri di sinistra e poi nella vita sono più a destra di Storace.
Perchè Cristian perchè..
Ho nelle cuffie il tuo ultimo "Nuovi rimedi per la miopia" e mentre cerco conforto nelle droghe leggere per mitigare l'inascoltabilità di molti dei brani rifletto sull'enorme potere distruttivo della patonza anche nell'indie rock italiano... Maurizio

7 commenti:

  1. Quindi se un prodotto "indipendente" diventa popolare non va bene? se esce dalla ritretta cerchia di pochi affezionati (molto radicalchic, questi si, altrochè) perchè qualcuno estraneo alla "nicchia" ne comprende il valore non va bene? L'artista "indipendente" deve per forza essere straccione? Bel conforto le droge leggere, ma secondo me esageri

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  2. No,ci mancherebbe,non sono assolutamente contro la popolarità di un artista "indie"(ho pure scritto sull'argomento un altro indietoriale del blog)quando questa ( Marlene,Afterhours,Teatro,Ovo e potrei continuare)non va a scapito della propria identità..Certamente Bugo non ha colpe se la Ventura(o chi per lei)scelglie un ritornello per la sua trasmissione ma il fatto innegabile è che la sua entrata nella "stanza dorata"di un'etichetta mainstream ha coinciso con la pubblicazione dei suoi album "minori"..Ovviamente sulle droghe leggere esagero :)

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  3. guarda che ti sbagli.. Bugo sta con la Universal dal 2002
    ciao!

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  4. Il fatto è che (secondo me) tutto questo discorso non intercetta un fatto semplicissimo, ovvero: Bugo /sempre secondo me) fa schifo dagli esordi, mica da ora perché "eh, sèsvenduto".
    Per me ora s'è solo ricongiunto col suo habitat naturale.

    Francesco

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    1. Non è nemmeno un problema di svendersi,a volte si prendono strade che non portano a nulla..E' successo agli Stones,a Dylan e puo' capitare anche a Bugo(il che non toglie il valore dei primi ,a mio parere,splendidi album)

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  5. concordo con la tua analisi, non si tratta di commercializzarsi, o di emergere dall'indie per passare al mainstream.. molti, come da te sottolineato, l'hanno fatto sempre all'insegna della qualità della proposta, se pensiamo appunto ai Marlene, ai La Crus, a molti altri... ma Bugo si sta proprio snaturando, diventando sempre più un giullare, ma non nel senso che agli esordi gli apparteneva in pieno, cioè in stile Gaetano, ma un giullare nel senso che sta perdendo credibilità artistica.. l'ho ascoltato fino a gelll, poi la svolta elettronica sinceramente mi ha lasciato da subito indifferente

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