sabato 8 aprile 2017

UMBERTO MARIA GIARDINI, SOLKI E ZERONAUTA A RISERVA INDIE // SCOPRI GLI OSPITI DELLA SETTIMANA SU CONTATTO RADIO POPOLARE NETWORK


Nuovo doppio imperdibile appuntamento con la musica, le interviste e i live di Riserva Indie. Si parte Lunedì 10 Aprile il grande ritorno dei Solki, Serena Alessandra Altavilla, Alessandro Gambassi e Lorenzo Maffucci, e i brani del loro secondo album "Peacock Eyes", prodotto da Alessandro Fiori, e uscito proprio in questi giorni. Opening act della serata gli Zeronauta per presentare il loro cd d'esordio "Controluce", edito da La Clinica Dischi. Martedì 11 puntata speciale con una lunga intervista, senza filtri, a Umberto Maria Giardini registrata da Carlotta e Mattia durante la tappa fiorentina del tour di "Futuro Proximo". Appuntamento in diretta Lunedì 10 Aprile dalle 21 alle 22,30, e in replica Sabato 15 dalle 16 alle 17,30 (Solki e Zeronauta), e Martedì 11 Aprile dalle 21 alle 22,30, e in replica Domenica 16 dalle 18 alle 19,30 (Umberto Maria Giardini), sulle frequenze di Contatto Radio - Popolare Network (89,80 Fm) e in streaming su http://www.contattoradio.it/ascoltaci/index.php


Intrecciato come un domino giocato in tre da Serena Altavilla, Alessandro Gambassi e Lorenzo Maffucci, e ricompattato insieme al musicista-produttore Alessandro Fiori, il secondo disco dei Solki sceglie il pavone come animale simbolo della fragilità, della bellezza, delle contraddizioni che definiscono le relazioni umane. L’album, intitolato “Peacock Eyes”, è un discorso sintetico sulla vanità e sull’abbaglio che essa cerca e determina. La ruota degli occhi del pavone si mostra in tutto il suo dilemma, splendido ma goffo simbolo di rinascita. “Peacock Eyes” realizza una fusione più ordinata e compatta rispetto al gioco lo-fi dell’album d’esordio dei Solki. Resta sostanzialmente invariato l’impianto strumentale dream punk indirizzato dalla voce argentina di Serena Altavilla e appoggiato sul contrappunto delle chitarre e sul fraseggio radicale di una batteria ridotta ai suoi elementi essenziali. Su questo tessuto si propagano colori strumentali aggiunti da Alessandro Fiori durante la registrazione del disco, avvenuta per lo più in presa diretta in due giorni di lavoro primaverile presso lo Studio Rudere in Casentino. «Esiste un luogo ideale: un punto di vista sopraelevato, una collina che domina una pianura. Dall’alto si osservano i contrasti: come la vanità nasconda una disperazione, una attenzione mancata; perché il desiderio del possesso sia legato a guardare una persona non per come è ma per come si vorrebbe che fosse; come si possa aver desiderio e sete di persone che non si sa davvero come sono. Si può trovare, appartato in qualche zona scura, il coraggio di ammirare anche il brutto delle cose belle».
https://www.rockit.it/solki/album/peacock-eyes/37957


Uscirà il 12 aprile 2017, edito da ‘La Clinica Dischi’, l’album d’esordio degli ‘Zeronauta’ dal titolo ‘Controluce’. Le sonorità del disco ruotano attorno all'alternanza tra atmosfere cupe e atmosfere più luminose, facendo di questo contrasto il tema portante dell’intero lavoro. La creazione delle canzoni è stata affiancata dalla ricerca di un suond sporco e saturo che potesse esprimere a pieno la carica energetica della band fiorentina. I testi, dai toni riflessivi e dal carattere introspettivo, sono prevalentemente svincolati dall'intento narrativo. Essi si concentrano sul rapporto tra la realtà esterna e l'individuo con un approccio libero ed evocativo, descrivendone le difficoltà e i contrasti attraverso sensazioni ed immagini soggettive (da cui il titolo ‘Controluce’). La canzone scelta come singolo apripista è ‘Giorno Immobile’, del quale uscirà anche un videoclip. Il brano, il primo ad essere scritto di questo disco, è forse il più rappresentativo del progetto poiché ne mostra la duplice anima musicale: in parte energica, in parte più morbida. La canzone si concentra sulla distanza reale tra le persone che, pur vivendo nello stesso contesto, spesso si trovano isolate nella loro interiorità. Il testo vuole quindi esprimere le difficoltà dell'individuo nell'approccio e nel confronto quotidiano con la realtà collettiva; questi temi e questi concetti si possono ritrovare in tutto il disco e risultano centrali al suo interno. Il videoclip si riallaccia all'idea grafica dell'album attraverso l'utilizzo delle luci e del contrasto che esse creano in bianco e nero.



“Futuro Proximo” è il nuovo album di Umberto Maria Giardini, in uscita il 3 febbraio 2017 per La Tempesta Dischi con distribuzione Believe Digital, a due anni esatti dalla uscita di “Protestantesima”. Il terzo full lenght di Giardini è il figlio naturale di “Protestantesima” ma, come giusto che sia, anche di un nuovo ciclo strettamente legato ai tempi che cambiano; il nuovo album di UMG splende di luce propria e illumina. Dieci tracce in cui la scrittura, toccante e autorevole, si fa più complessa, impreziosita da elementi di prog moderno e rock disilluso, toccante ed autorevole. Traiettorie geometriche mai banali, arrangiamenti che si sviluppano in un gioco di incastri e melodrammaticità, costituiscono gli ingredienti perfetti per questo lavoro autorevole, maturo e a suo modo diverso dai precedenti. Ancora una volta lo spettro sonoro dell'artista è quanto mai nitido e definito ma Umberto Maria Giardini osa di più, spingendosi ai confini dell’oblio, dove la malinconia regna sovrana insieme alla consapevolezza di un mondo sempre più artificiale e moderno che perde colpi. “Futuro Proximo” è un album decisamente elettrico e dotato di grande personalità, sia nei suoni che nel linguaggio. Un reticolato in cui la mente si perde per poi ritrovarsi rinnovata negli episodi più austeri e di impatto del disco. Dedicato a chi dalla musica italiana di oggi si aspetta qualità e credibilità artistica.
https://www.rockit.it/moltheni/album/futuro-proximo/37166

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